Regia di Lesli Linka Glatter vedi scheda film
Un uomo d’affari, su mandato del defunto socio, va da un prete a farsi raccontare cosa è accaduto tanti anni prima. All’inizio sembra una storia vagamente comica (una fecondazione eterologa ante litteram, affidata a un ragazzotto impacciato), poi diventa un contorto melodramma: un vecchio dissidio tra fratelli, un omicidio mascherato da suicidio, un adulterio incestuoso stile Uccelli di rovo, una morte per parto. Il problema è che, nonostante i colpi di scena, si indovina quasi tutto da subito, da quando vengono fatte notare le somiglianze fra i gemelli e i loro genitori. Un problema ancora più grosso è la confezione: un accumulo di scene madri sottolineate da una musica debordante. Non sembra affatto un film del 1998, ma di qualche decennio prima; però, proprio per questo, ha una certa gradevolezza propria degli oggetti vecchio stile. E poi, via, a un film che si chiude su una foto di Madeleine Stowe in abito da sposa non posso negare la sufficienza.
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