Il conte Ugolino della Gherardesca è il signore più potente di Pisa. La cosa dà fastidio a molti e in particolare al reggente della Repubblica, l'Arcivescovo Ruggieri, che riesce a farlo murare vivo insieme con i figli sotto la falsa accusa di tradimento.La fosca vicenda storica, resa celebre da Dante nel canto XXXII della "Divina Commedia", è qui narrato in un melò cupo e claustrofobico, con più di un elemento gotico e soluzioni registiche di grande efficacia.
Ispirato al personaggio raccontato da Dante nel XXXIII canto dell'Inferno, un solido ed appassionante film d'avventura, diretto con la consueta scattante agilità da Freda ed impreziosito dalla convinta prova di Carlo Ninchi. La sorprendente e crudele sequenza finale del film sembra quasi anticipare il futuro, grande, cinema di paura del regista.
Sceneggiato da Steno e Monicelli, con l'apporto di Freda, certo è un film in cui hanno speso pochissimo ed è un vero peccato, anche se Freda, da quel grande che era, sfrutta tutto senza farci mancare niente. Gli attori sono giusti, anche se qualche interpretazione risente di un gusto passato e datato, per arrivare un po' troppo al suggerimento della trama.Certo per i tempi erano, è stato… leggi tutto
La vicenda storica è ridotta al prodotto delle invidie di pochi uomini, anziché essere inquadrata nelle dinamiche politiche del periodo storico. Il Conte Ugolino Della Gherardesca non fu l'eroe senza macchia che ci presenta Freda, ma, anzi, non fu certamente alieno da mire di potere all'interno della Repubblica pisana. La vicenda dantesca è, per di più, inficiata… leggi tutto
Un ospedale sulla First Avenue con camera con vista sul Chrysler Building. Prima metà degli anni ottanta del secolo scorso. Una figlia e sua madre. Due famiglie. Due zone di due stati, lo sprofondo…
Ampliando, e di molto, la mia videoteca, evidenzio in questa Play i film cosiddetti “in costume “ ( termine secondo me un po' riduttivo, in quanto li definirei “ derivati da romanzi storici “ o…
La vicenda storica è ridotta al prodotto delle invidie di pochi uomini, anziché essere inquadrata nelle dinamiche politiche del periodo storico. Il Conte Ugolino Della Gherardesca non fu l'eroe senza macchia che ci presenta Freda, ma, anzi, non fu certamente alieno da mire di potere all'interno della Repubblica pisana. La vicenda dantesca è, per di più, inficiata…
voto 7. Film moderno ed efficace, girato in forma teatrale, che anticipa alcune idee cinematografiche di Ejzenstejn, espresse da quest'ultimo in modo più consapevole, netto ed esasperato in Ivan il Terribile e La congiura dei Boiardi. Regia coraggiosa e valida, ottimo il finale.
Sceneggiato da Steno e Monicelli, con l'apporto di Freda, certo è un film in cui hanno speso pochissimo ed è un vero peccato, anche se Freda, da quel grande che era, sfrutta tutto senza farci mancare niente. Gli attori sono giusti, anche se qualche interpretazione risente di un gusto passato e datato, per arrivare un po' troppo al suggerimento della trama.Certo per i tempi erano, è stato…
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Commenti (2) vedi tutti
Ispirato al personaggio raccontato da Dante nel XXXIII canto dell'Inferno, un solido ed appassionante film d'avventura, diretto con la consueta scattante agilità da Freda ed impreziosito dalla convinta prova di Carlo Ninchi. La sorprendente e crudele sequenza finale del film sembra quasi anticipare il futuro, grande, cinema di paura del regista.
commento di degoffroNonostante abbia visto una copia non certo in buone condizioni, un discreto film dall'estetica curata.
commento di woody