Regia di John Dahl vedi scheda film
Il poker, croce e delizia di un ossessionato dal gioco.
Rounders è una pietanza principale (il poker) a cui fa meramente da contorno, del “personaggio principale” (“personaggio principale” - Mike McDermott/M.Damon - e non “protagonista” poiché quest’ultimo rimane pur sempre, il poker), la vita.
La bisca clandestina, ovvero la tentazione.
La ragazza (Jo/G.Mol), ovvero la spina, il senso di colpa.
L’ombra fidata (Joey Knish/J.Turturro), ovvero la voce della coscienza.
La facoltà di legge, ovvero l’alternativa (solo secondaria).
L’amico fraterno (“Verme”/E.Norton), il pretesto.
Una vita grama, al servizio di un gioco (croce) che dissipa risorse fisiche ed economiche
Una vita (di cui il gioco-delizia pretende di farsi metafora) da vivere in un colpo solo, dopo una lunga, trepidante attesa.
Personalmente non mi ha fatto impazzire questa visione “ludo-centrica”, soprattutto in ragione dell’approccio (al film) da me adottato (“a gamba tesa” - quello che prediligo - ovvero senza troppi preamboli/convenevoli). Mi aspettavo una commedia, infatti,… e una commedia non è stata (bensì un film drammatico, con tendenza al crime-thriller, visto il crescendo di tensione). Per di più (come accennato più sopra) le carte che lo script gli consente di giocare – a dispetto delle apparenze – non sono molte (o meglio, non sono molte quelle buone).
Poco male atteso che, anche per il sottoscritto, c’è sempre il fascino del tavolo da gioco (supadany)… oltre che il richiamo di quel poker (“abbondante”) d’assi rappresentato da attori del calibro di M.Damon (con un piede ancora nella scarpa de L'uomo della pioggia - almeno quando mastica case study e precedenti - e l’altro a metà strada fra Il talento di Mr.Ripley - per il doppiogiochismo dell’immagine, a tratti snervante - e Will Hunting, per la fuga finale verso Ovest), E.Norton (non lontano dalla caratterizzazione alla Schegge di paura ed in preparazione di quella in Fight Club) e ancora J.Turturro, J.Malkovich (forse il migliore) e M.Landau, oltre alla sempre graziosa F.Janssen.
Rounders è forse un film intenso e godibile, dunque, per gli amanti di Texas hold’em ed affini, da un lato, e, in quanto film d’attori di livello, per i cinefili dall’altro.
Ma rimane poco altro per tutti gli altri.
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