Regia di John Dahl vedi scheda film
Un film sciapo, senza nerbo, a tratti fastidioso come una tromba bitonale sparata in un orecchio. È questo il quadro complessivo per “Rounders – Il giocatore”, un film che tratta di poker, ma non un film sul poker. Il regista John Dahl (imprevedibile nelle scelte come il menu bambini ad una cerimonia), spiazzato dai troppi temi da dover tenere sotto controllo, finisce per non capirci niente, mandando tutto in vacca. A conti fatti non si analizza degnamente nemmeno una tematica: per esempio il legame tra Verme e Mike non viene mai approfondito, finendo per rimanere ancorato esclusivamente ad uno striminzito aneddoto raccontato dalla (ingombrante) voice-over all’inizio del film. Non meglio della regia fa la sceneggiatura, che tesse con imbarazzante approssimazione le sue trame; i personaggi inoltre sono tutti appena abbozzati e nessuno lascia il segno (operazione delittuosa giacché si annoverano sul medesimo libro paga gente come Matt Damon, John Malkovich, Edward Norton e John Turturro). Insomma, se si esclude la delusione, questa pellicola non lascia nessuna altra emozione. Nemmeno le giocate al tavolo, che sarebbero potute essere decisamente più spettacolari, rimangono negli annali. Con in bocca il buon sapore di chi ha visto e rivisto la cupezza, la tensione e la profondità del nostro Regalo di Natale, è difficile che sui titoli di coda non ci si lasci andare ad un riso amaro per aver sperato fino all’ultimo fotogramma in qualcosa di degno di essere chiamato cinema. L’unica (magra) consolazione è la prova dei fenomenali Malkovich e Norton (ma questo aspetto era più scontato di una mano a carte scoperte).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta