Regia di John Dahl vedi scheda film
Quante attese, chi ama il tavolo da poker si aspetterebbe un po' di tutto. Un misto tra Maverick, Trinità e lo Spaccone o magari una sorta di analisi ragionata della psicologia del poker. Qualsiasi cosa ma non questo. Si parte bene, lo spettatore viene riempito di aspettative; il poker viene presentato come gioco di bravura (hai visto mai un giocatore di poker che ammetta che ci vuole più fortuna che bravura?) e non potrebbe essere altrimenti visto che vincono sempre gli stessi (è pur vero che non tutti hanno soldi e tempo per iscriversi ai maxi tornei...) ma il tutto poi si perde in lungaggini di troppo, in una tensione solo promessa, in risvolti di trama fin troppo prevedibili. Resta un film consigliabile agli amanti del poker, in quanto tributo allo stesso, ma sicuramente al di sotto della sufficienza; nonostante la presenza di buoni nomi.
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