Regia di Terrence Malick vedi scheda film
Amo i film di guerra perchè ci raccontano il lato più oscuro, carnale e violento della vita umana, ci mettono a nudo di fronte ai nostri limiti di esseri umani, dove il lato più istintivo ed animalesco viene rigurgitato fuori come un veleno da un corpo malato. I film di guerra li possiamo vedere come una medaglia con due facce, da una parte sentimenti e valori come l'onore, il coraggio, la paura, il dolore, la pietà, la solidarietà vengono esaltati fino allo stremo, e dall'altra parte troviamo invece sentimenti e valori contrapposti ai primi l'odio, la codardia, la spietatezza, l'indifferenza e l'ignoranza che vengono altrettanto portati al loro culmine e tutto questo c'è nel film di Terrence Malick ed è magistralmente narrato. La voce fuori campo che racconta e che ci conduce quasi come una preghiera lungo le trame di questo film che ci spiega con tutta la sua forza dirompente, con tutta la sua violenza e ci regala momenti di vera poesia:i vari protagonisti, alle prese con i propri limiti e con le proprie paure confrontandosi con un mostro terribile come quello bellico che potrebbe stanarli in qualsiasi momento per schiacciarli ed ucciderli, ritrovano il senso della loro vita nel sorriso del bambino indigeno , nell'immensa bellezza della natura selvaggia dell'isola per cui si aggirano come cani randagi alla ricerca della salvezza e del riscatto dall'abruttimento a cui sono costretti. La sottile linea rossa di Malick è un film potentemente poetico e terribile, uno dei più bei film di guerra che io abbia visto.
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