Gertrud, ex cantante di mezza età, si innamora del giovane musicista Erland e manifesta al marito l’intenzione di lasciarlo. Il rapporto fra i coniugi è ormai in un vicolo cieco, ma lui si oppone al divorzio pensando alla carriera (è in corsa per una poltrona di ministro). Gertrud decide comunque di continuare con Erland, il quale però si rivela egoista e meschino. La donna sceglie allora la solitudine...
Note
Sembra la trama di un mélo d’accatto e invece si tratta di un film straordinario, l’ultimo firmato dal maestro danese. All’epoca non fu capito e venne considerato statico e verboso, ma la sua essenzialità e la sua forza introspettiva sono puro cinema.
È un film statico, claustrofobico, verboso ... eppure, vedendolo, mi ha avvinto per il suo rigore formale, lo stile asciutto, l'eccellente recitazione di tutti i protagonisti, la splendida fotografia in b/n, la costante attenzione del regista di commentare il testo con soluzioni visive
Cos’è dunque la significanza della parola “amore” per Gertrud, per questa donna forte, tenace e conseguente fino al sacrificio che ardentemente, ma invano, all’amore anela? Il film questa risposta ce la dà, a partire dal fatto che Gertrud è il personaggio femminile più forte del cinema di Dreyer e uno dei più potenti del cinema di tutti i tempi.
“Poco noi sappiamo, ma che ci dobbiamo tenere al difficile è una certezza che non ci deve abbandonare: è bene essere soli perché la solitudine è difficile; che alcuna cosa sia difficile, deve essere una ragione di più per attuarla”. (Rainer Maria Rilke)
Nel cinema di Dreyer è spesso preponderante l’uso dei primi piani (cito a… leggi tutto
Ribaltando il commento di FilmTv, sostengo senza indugio che all'epoca il film fu ben compreso, risultando effettivamente statico, verboso, nient'affatto moderno (tuttalpiù si nota una certa ascendenza verso l'ultimo, dimenticabile, De Oliveira). Narrazione e struttura tornano agli stilemi del muto senza la carica espressiva e l'inconfondibile armoniosa lentezza artefice allora di potenti… leggi tutto
La noia, considerata dalla stragrande maggioranza delle persone come un fastidioso e malinconico senso di vuoto e di monotonia, soprattutto in contrapposizione al divertimento (perlopiù grottesca parodia della…
Söderberg
In questo film appare evidente come il regista abbia dedicato particolare cura ed attenzionealla composizione delle inquadrature ed alla resa fotografica, senza cadere nella ricercatezza fine a sé stessa e senza lasciare nulla o quasi nulla al caso. Sono molto frequenti i piani-sequenza che indirizzano l'attenzione sui personaggi e sui loro studiati movimenti, spesso…
"Quale sollievo non ha vita breve, se ha vita breve perfino la vita." La Compassione Crudele di una Mise en Abyme MidWestern. “AnyThing Is Possible”, e queste sono le genti che l'omonima protagonista…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Forse i fortunati che hanno visto il documentario di Tavernier VOYAGE À TRAVERS LE CINÉMA FRANÇAIS non troveranno molto di che sorprendersi nella lista di consigli che porta il suo nome. È…
C'è stato un periodo, negli anni '70, in cui lo sceneggiatore più pagato e ricercato a Hollywood era un surfista con allure da boscaiolo che avrebbe voluto andare a combattere in Vietnam (sogno infranto…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
Oggi è stato presentato al Festival di Cannes il nuovo film di Nicolas Winding Refn,The Neon Demon(qui il trailer). Il film,dopo la proiezione stampa, è stato accolto da fischi, boo e urla di…
“Poco noi sappiamo, ma che ci dobbiamo tenere al difficile è una certezza che non ci deve abbandonare: è bene essere soli perché la solitudine è difficile; che alcuna cosa sia difficile, deve essere una ragione di più per attuarla”. (Rainer Maria Rilke)
Nel cinema di Dreyer è spesso preponderante l’uso dei primi piani (cito a…
“Un vecchio sogno è morto”, ed è passata tutta la vita davanti. Arriva il momento di seguire la forza del proprio istinto e accettarne le conseguenze, comprendere finalmente il silenzio, e…
Non è sicuramente per tutti i gusti, forse non è neanche uno di quei film che amo con partecipazione, e per nessuno è adatto ad un sabato sera tra amici, ma non si può negare che questa sia una pellicola perfetta. Per il rigore, l'essenzialità e la recitazione degli attori ricorda le opere di Robert Bresson. I personaggi, infatti, sono come vagamente trasognati…
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Commenti (8) vedi tutti
Gertrud, come unico interesse nella vita, il suo essere innamorata. Le delusioni saranno inevitabili. Schietto e formale in un'ambientazione teatrale.
commento di iroÈ un film statico, claustrofobico, verboso ... eppure, vedendolo, mi ha avvinto per il suo rigore formale, lo stile asciutto, l'eccellente recitazione di tutti i protagonisti, la splendida fotografia in b/n, la costante attenzione del regista di commentare il testo con soluzioni visive
leggi la recensione completa di vermeverdeCos’è dunque la significanza della parola “amore” per Gertrud, per questa donna forte, tenace e conseguente fino al sacrificio che ardentemente, ma invano, all’amore anela? Il film questa risposta ce la dà, a partire dal fatto che Gertrud è il personaggio femminile più forte del cinema di Dreyer e uno dei più potenti del cinema di tutti i tempi.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Struggente e soporifero…
commento di TotolaIntoccabile
commento di criticonulla a che vedere con "Dies Irae" o con "La passione di Giovanna d'Arco" o con tutti gli altri capolavori di Dreyer
commento di bocchan10. Secondo me, uno dei film in assoluto piu' belli della storia del cinema.
commento di ligeti9
commento di incallito