Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
VOTO 9+ NECESSARIO Religione e credenza analizzati da Dreyer, che attraverso uno stupendo racconto morale, scava in profondità nell'idea stessa di religione. La credenza, il credere, il mistero della morte, della vita in un film complesso a volte straziante ma anche sottilmente ironico (direi anche miracolosamente visti i temi trattati). Dreyer al massimo, non lascia niente al caso e punta diritto alle nostre coscienze, infatti tutti credono in fondo a qualcosa, Dio esiste? Si domanda il regista e con il miracolo finale, non lascia dubbi, anzi lancia un monito a quelli che si credono veramente credenti, immobili nelle proprie ragioni, lontani da un contatto diretto con Dio (al contrario dei bambini, ancora puri, come Johansen, un folle visionario...). Un finale che è un inno alla vita (stupefacente nel creare una commozione naturale ed incontenibile) di un'opera con una densità tematica rara, dove le perplessità e gli entusiasmi si sussegguono continuamente inducendo lo spettatore sempre più in balia del messaggio dell'autore ad una dura e necessaria riflessione su uno dei temi più misteriosi della natura umana. Un capolavoro sia tecnicamente ed emotivamente irraggiungibile.
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