Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
A giudicarlo dalla trama, sembra una parodia di Bergman: di tre fratelli, uno è impazzito e si crede Gesù Cristo; il secondo ha perso la fede e ha una moglie incinta dalla quale, dopo due bambine, tutti si aspettano un maschio (lo spettatore appena un po’ scaltrito indovina subito che farà una brutta fine); il terzo non può sposare la ragazza che ama per la differenza di fede tra le loro famiglie. Al di sopra di tutti, un vecchio patriarca e il suo rivale, la sua immagine speculare, il padre della ragazza. Ma l’ultima parola, quella risolutiva, spetta a una delle bambine. Come scrive il Mereghetti, “la scena della resurrezione è una delle più emozionanti della storia del cinema”. Controntarlo con Le onde del destino, per apprezzare la differenza tra un regista e un pagliaccio che gioca con la cinepresa.
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