Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
VOTO 9 SOVVERSIVO Film sul peccato, sulla coscienza, sulla superstizione, sul bigottismo della classe dirigente (non solo nel 600...) e molto di più. Ottimo Dreyer (ma c'è bisogno di dirlo?), lascia il segno con un montaggio ossessivo nei momenti importanti (nel mostrare il marito e nello stesso tempo la moglie ed il figlio), per le luci della fotografia che la regia sfrutta al meglio con tocchi geniali (il primo racconto dell'amore adultero nel bosco, dove le inquadrature di alberi, foglie, cielo si sussegguono progressivamente a quella degli amanti "immersi" in quelle entità). Per l'epoca un'opera sconvolgente con tematiche così numerose e profonde capaci di confondere, affrontando di petto argomenti quali il peccato e la religione stessa, delineando una società che stritola l'uomo conformandolo ad un sistema basato sulla mediocrità al cospetto di Dio. La fede in Dio, così strumentalizzata dal potere, è mostrata come una schiavitù e chi si ribella è destinato al rogo, tradito proprio da chi gli è più vicino, tentato da un'ossessiva redenzione dal peccato. Simbolico e sovversivo, realizzato in piena occupazione nazista è a dir poco ammirevole, uno dei cardini della cinematografia mondiale.
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