Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Divertente commedia di Corbucci, con un brillante Montesano
La vicenda è ambientata a Roma, ai primi del Novecento e si ispira vagamente alla vita di Adriano Bennicelli, un nobile romano vissuto tra il 1860 e il 1925. La sua famiglia benestante doveva le sue fortune, al commercio del legno e proprio per questo si era guadagnata il soprannome di ‘Tacchia’, che in dialetto romanesco significa ‘pezzo di legno’. Nel film, invece, Il conte Tacchia è così chiamato per il vezzo di aggiustare i mobili traballanti,con delle zeppe di legno, dette "tacchie",sogna la vita da nobile e l'aristocrazia, incarnata nel Principe Terenzi, ma a sue spese imparerà che quel mondo è superficiale ,frivolo e ipocrita e quella nobiltà romana tanto ambita,è in sostanza decadente e rozza,dunque eternamente diviso tra le sue umili origini e il desiderio di blasone,legato da un forte sentimento a Fernanda, non disdegna però di corteggiare la duchessina Elisa,che molto avvenente col suo fare civettuolo,suscita in lui un'insana attrazione, per cui gli si scatena contro il risentimento del suo spasimante, il marchese Lollo,che lo sfiderà in singolar tenzone,dando vita a un surreale e inconsueto duello,che si concluderà in modo incruento, senza vinti e vincitori.Diventa inaspettattamente ricco ed evita in extremis il maatrimonio d'interesse con Elisa,si arruola e va in guerra in Libia, ma torna disertore, in clandestinità, per riprendersi la sua amata Fernanda.
La storia divertente e ricca di situazioni comiche,si presta agevolmente a gag e a scene esilaranti,grazie alla sceneggiatura brillante del grande Corbucci e soprattutto in virtù di una superlativa interpretazione di Enrico Montesano,attore comico di straordinario talento, che ha diradato molto le apparizioni nel cinema,riservandosi solo dei piccoli camei e concentrandosi soprattutto sul lavoro teatrale, peraltro molto confacente alle sue caratteristiche attoriali.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta