Judith Nelson, ricca signora con appartamento nella Quinta Strada, moglie di un affermato medico, viene tradita con una ragazza più giovane. La donna è costretta a rassegnarsi all'idea e ad abituarsi al silenzio del lussuoso condominio nel quale vive. Il suo isolamento viene interrotto da una breve rapporto di amicizia che le apre gli occhi sulla realtà di tutti i giorni. Tutto questo accade quando Judith fa amicizia con Pat, un uomo addetto all'ascensore del condominio e scopre che anche lui ha una vita piena di sogni e di delusioni.
Note
Film verboso e di silenzi, di sguardi e d'improvvisi scatti, di ribaltamenti di ruoli, "Kiss" conferma il talento di un artista che scalda e raffredda il melodramma, che aggiorna Cassavetes con il linguaggio visivo moderno, che dirige le attrici come un amante premuroso, romantico, sensualmente attivo.
Recensione molto stringata e non per lunghe tirate. Al personaggio di Danny, per quello incarnato dalla Hunter, non poco tira ma non voglio tirarmela. Comunque, in Lezioni di piano, Holly è figa.
Ebbene, oggi salteremo indietro nel tempo, giungendo alla fine degli anni novanta, per l’esattezza, al ‘98. In cui uscì, nelle sale, il film da noi ivi preso in questione, ovvero il delicato, poetico e melanconico, sofisticato e, ahinoi, a molti sconosciuto, Kiss (Living Out Loud), firmato da Richard La Gravenese.
La Gravenese, sceneggiatore rinomato, qui… leggi tutto
Un bel film sulla solitudine e la forza che ci vuole per essere soli e sopravvivere anche nei confronti del cinismo del mondo e della mancanza di umanità in chi ci circonda (vedi Donovan con al Hunter), senza scendere a troppi compromessi (vedi il massagiatore per la Hunter e poi il rapporto con De Vito). Un film che, con i personaggi di Latifah e soprattutto della grande Holly Hunter dimostra… leggi tutto
Ebbene, oggi salteremo indietro nel tempo, giungendo alla fine degli anni novanta, per l’esattezza, al ‘98. In cui uscì, nelle sale, il film da noi ivi preso in questione, ovvero il delicato, poetico e melanconico, sofisticato e, ahinoi, a molti sconosciuto, Kiss (Living Out Loud), firmato da Richard La Gravenese.
La Gravenese, sceneggiatore rinomato, qui…
Da questo ottimo sceneggiatore passato alla regia abbiamo un film non male, magari anche un po' discontinuo, che nella seconda parte riesce meglio ad inquadrare la storia ed il personaggio femminile, grazie anche all'apporto della Hunter. De Vito produce, ritagliandosi per sé un personaggio fuori dalla feroce ironia che spesso lo caratterizza. Si analizza un rapporto matrimoniale…
VOTO : 6,5.
Un melodramma odierno, più che onesto, che funziona egregiamente nella rappresentazione di un ampio ventaglio di quelle emozioni che si muovono tra gli alti ed i bassi che la vita regala a tutti.
Una donna si trova all’improvviso abbandonata dal marito nel silenzio del suo appartamento, ma un’amicizia le aprirà gli occhi, ampliando i suoi orizzonti fin…
Un bel film sulla solitudine e la forza che ci vuole per essere soli e sopravvivere anche nei confronti del cinismo del mondo e della mancanza di umanità in chi ci circonda (vedi Donovan con al Hunter), senza scendere a troppi compromessi (vedi il massagiatore per la Hunter e poi il rapporto con De Vito). Un film che, con i personaggi di Latifah e soprattutto della grande Holly Hunter dimostra…
Ecco una bella risposta a quei giudici della Corte di Cassazione che, con una sentenza incredibile, hanno “sponsorizzato” i jeans come unica arma femminile contro gli stupri. La splendida Holly Hunter del bellissimo esordio di Richard Lagravenese, già sensibile creatore di altre metà del cielo per i “I ponti di Madison County”, “Eroi di tutti i giorni” e “L’uomo che sussurrava…
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Commenti (2) vedi tutti
Recensione molto stringata e non per lunghe tirate. Al personaggio di Danny, per quello incarnato dalla Hunter, non poco tira ma non voglio tirarmela. Comunque, in Lezioni di piano, Holly è figa.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirMedio…anzi, devo ammetterlo: l'unica cosa che mi è piaciuta è stata Queen Latifah! Per il resto è un film carino, ma niente di tale…
commento di Caryn Johnson