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Lunana: Il villaggio alla fine del mondo

Regia di Pawo Choyning Dorji vedi scheda film

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La recensione su Lunana: Il villaggio alla fine del mondo

di alan smithee
5 stelle

locandina

Lunana: Il villaggio alla fine del mondo (2019): locandina

Il giovane insegnante Ugyen soffre nel svolgere il suo lavoro di maestro, nonostante la nonna non si capaciti di come il ragazzo non possa ritenersi soddisfatto ad avere un lavoro sicuro e sufficientemente remunerato.
La realtà è che il giovane vuole viaggiare e trovare successo come cantante: circostanze queste che non riescono a conciliarsi con la sua attuale professione.
Un po' svogliato e sempre in ritardo, nel momento in cui Ugyen deve recarsi a ritirare l'incarico annuale, scopre di essere stato destinato ad insegnare nel remoto villaggio di Lunana, un paesino di cinquanta anime dedite alla pastorizia inerpicato tra le montagne impervie e maestose del Bhutan settentrionale, tra la catena montuosa dell'Himalaya.
Un villaggio che dista otto giorni a piedi dall'ultima strada percorribile tramite automezzi. 
Arrivato all'ultima fermata d'autobus disponibile, il ragazzo si inerpica lungo il faticoso sentiero che lo conduce alla meta, ma, appena giunto, nonostante la calorosa accoglienza, si rende conto che quella in cui insegnerà, non solo è la scuola più isolata di tutto il mondo, ma anche la meno equipaggiata.
Demotivato oltre ogni già plausibile abitudine, il giovane maestro tuttavia trova, poco per volta, quell'affiatamento con i suoi scolari e con il mondo agreste e semplice che lo circonda, e forse anche una possibilità di condividere un amore sincero con la giovane cantante di quel micromondo montano di pastori.
L'arrivo dell'inverno costringerà un ormai risoluto Ugyen a prendere una decisione cruciale che lo vedrà opporre la sua passione più forte, ovvero la musica, ad una probabile storia d'amore con la graziosa pastorella di cui sopra.
La partenza si rivela ormai una circostanza inevitabile, con sommo disappunto e dispiacere di alunni, capovillaggio e molti altri elementi della quieta comunità, ma la vita, si sa, riserva spesso opportunità ed occasioni che posso riservare svolte impreviste, e ritorni a sorpresa.
Datato 2019, il film di Pawo Choyning Dorji è riuscito a rientrare nella cinquina finale dei migliori film in lingua straniera in lizza per L'Oscar come miglior film straniero all'edizione 2022.
Lunana: il villaggio alla fine del mondo, pur con i limiti rappresentati dalla sua sceneggiatura che non è esente da una smodata retorica e da una comprensibile ingenuità di fondo, è comunque un film prezioso, non foss'altro che per i panorami esclusivi e maestosi di cui la pellicola si circonda nel raccontare il viaggio e la permanenza del protagonista in quel luogo estremo ma anche assai affascinante ed esclusivo in cui viene inviato il giovane maestro ribelle e immotivato.
La prima parte appare anche molto interessante e convincente, per lasciar spazio ad un prosieguo un po' troppo meccanico in cui la presa di coscienza e la maturazione del protagonista, avvengono in modo troppo netto e repentino per convincere pienamente.
Ma Lunana ha dalla sua la grazia di un film che, pur nella sua puerilità di fondo, rappresenta pur sempre una scommessa vinta nell'ambito di una cinematografia che definire improvvisata nei modi e nelle scelte possibili è ancora poca cosa, ma che nei risultati ostenta una sua professionalità di fondo di tutto rispetto.
 
 
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