Regia di Massimo Costa vedi scheda film
Con tempi e linguaggio da televisione Genova, per il poliziotto Cesena, ha i giorni tutti uguali. Sgualcito dal lavoro e dalla vita, impreca, si annoia, sfotte un collega più giovane. Le notti al commissariato non passano mai. Fabrizio e Simonetta diversivo. Il lungo interrogatorio deve svelare, prima che arrivi l‘alba, quello che il poliziotto finge di sapere sul loro conto. Tra una minaccia e una lusinga, i due descrivono furtarelli, piccole violenze, prestazioni occasionali di sesso a pagamento. Da un ufficio a una squallida mensa, da un orrido night a un cavalcavia, da un parcheggio alle stradine del centro storico: l‘ovvio repertorio della microcriminalità ha, così, anche il suo scontato fondale. I due ragazzi sanno troppo. E parlano. Il film ha le misure scarne e il linguaggio incolore della Tv e gli attori, con l’eccezione di Giannini, non sono mai all’altezza di una storia svigorita
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