Regia di Aleksander Petrovic vedi scheda film
Quando perfino Ugo Tognazzi pare fuori fase, fuori ruolo, per nulla convinto di ciò che sta facendo (ma che ovviamente porta a termine per lo meno con gran mestiere), è piuttosto evidente che il film è fallito. E nemmeno poco: qui Petrovic rovina sul classico di Bulgakov, trascinando con sè l'incolpevole protagonista, in una rilettura senza particolare entusiasmo o fantasia del romanzo d'origine. Noioso senza mezzi termini, appannato e ben poco ispirato: si può trascurare.
Russia, inizio del Novecento. Una rappresentazione teatrale critica il potere e vi si oppone la censura; a difendere l'autore, internato nel frattempo in manicomio, interviene però Satana in persona.
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