Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Il film segue la scia dei recenti lavori siciliani di Germi e di una certa commedia 'regionale' di quegli anni; il risultato è però un po' troppo stereotipato per essere preso più di tanto sul serio ed accostato agli altri lavori. Il personaggio assegnato a Tognazzi, che pure dove lo metti sta, non ha certo l'impatto del Mastroianni di Divorzio all'italiana o dell'Urzì di Sedotta e abbandonata. Le situazioni sono insomma facili e la caduta di tono è sempre a rischio (incredibile la didascalia in apertura di film, che descrive i sardi con toni da barzelletta), ma di buono c'è una storia non semplicissima e ben congegnata ed i paesaggi da atmosfera western. Non è un lavoraccio, ma probabilmente se ne poteva cavare fuori qualcosa di meglio.
Faida fra famiglie sarde. Efisio è costretto a fuggire proprio il giorno del suo matrimonio. Passa qualche mese e ritorna segretamente in paese per uccidere un rivale; giunto a casa però preferisce consumare finalmente il matrimonio. Ma qualcun altro intanto uccide il rivale ed Efisio intanto si è dato nuovamente alla macchia. Il vero problema nasce ora: la moglie è incinta. Che fare? Dimostrare la non colpevolezza di omicidio significherebbe farsi credere latitante e quindi per forza di cose padre del figlio di un altro. Quindi Efisio uccide la moglie ed ha salvo l'onore.
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