Regia di Gordon Douglas vedi scheda film
E' un'avvincente film di fantascienza anni '50, un genere che può vantare diversi esempi di buon cinema da riscoprire. Questo si differenzia da altri per le dimensioni produttive (Warner Brothers), che sono evidentemente di alto livello. Il messaggio del film è una chiara messa in guardia dal pericolo atomico, sia nel senso della spaventosa possibilità di una guerra atomica, che nel senso del "semplice" pericolo delle radiazioni. Le formiche, infatti, sono divenute giganti per l'esposizione alle radiazioni derivate dagli esperimenti atomici statunitensi (nel deserto del Nevada, se non sbaglio), che precedettero le catastrofiche bombe sulle due città giapponesi. Gli insetti mastodontici sono fantascienza, naturalmente, ma non lo è la conseguenza delle radiazioni sull'uomo e sulle altre forme di vita. Se non sbaglio Montgomery Clift contrasse il cancro e ne morì proprio girando un film nel deserto del Nevada (Gli Spostati).
Detto questo, la pellicola è tesa e ben condotta, e la trama è un'incalzante serie di eventi che non conosce momenti di stanca. Gli effetti speciali sono di tutto rispetto; detto a margine, io preferisco di gran lunga gli effetti speciali "reali", cioè fatti di corpi e materiali veri costruiti e messi sul set, che quelli moderni creati al computer. Gli scontri con le formiche giganti, con lanciafiamme e mitragliate, sono emozionanti e ben girati. L'effetto banalità è sempre evitato. Tutta la parte finale è ambientata sul letto quasi asciutto del fiume di Los Angeles, reso celebre da altri film famosi (come Terminator II e Chinatown). Indubbiamente è uno scenario suggestivo.
Sono sicuro che John Carpenter è un estimatore di questa pellicola.
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