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Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova...

Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film

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La recensione su Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova...

di Furetto60
6 stelle

Sanguigno e grottesco. Non tra i migliori dell'indimenticabile Wertmuller. Ottima la prova del prestigiosissimo cast

A Comitini, in Sicilia, Angelo Paternò viene ucciso da un potente malavitoso locale, tale Vito Acicatena; molti hanno visto e tutti sanno che il colpevole è lui, ma siccome è un soggetto pericoloso, nessuno si fa avanti per testimoniare, così il delitto resta impunito. L’unica che promette vendetta è la vedova. Quando arriva in paese l'avvocato socialista Rosario Maria Spallone, un idealista intellettuale,  vorrebbe persuadere Titina a chiedere la riapertura del caso, ma la donna, per quanto piena di risentimento, non crede alla giustizia e quindi declina bruscamente l’offerta. Un giorno, Spallone andando a far visita alla donna scopre che Acicatena sta tentando di stuprarla, interviene e scongiura la violenza. La vedova, riconoscente gli si concede. Pochi giorni dopo arriva in paese anche Nick Sanmichele, un cugino del defunto Paternò, uomo spavaldo e senza scrupoli, si vanta di aver commesso più di venti omicidi, ricco grazie al contrabbando. La relazione tra il nuovo venuto e Titina diviene passionale, di fatto si viene a creare un “ménage à trois” nel frattempo la situazione politica precipita, a seguito della Marcia su Roma di Mussolini, Acicatena diventa capo di una squadraccia fascista. Rosario Maria  si ritrova di nuovo ad affrontare Acicatena e i suoi scagnozzi, che lo obbligano ad ingurgitare dell’olio di ricino. L’epilogo è da tragedia greca. La regista di questo film è Lina Wertmuller, cineasta di enorme spessore artistico e umano, venuta a mancare qualche giorno fa. La RAI ha deciso di renderle omaggio proponendo la visione di questo prodotto sul terzo canale in prima serata, vi compaiono artisti d’eccezione come Mastroianni. Giannini ,Loren e Turi Ferro. Personalmente avrei optato per altri titoli, questa, malgrado il cast prestigioso, non è una delle opere migliori  della Wertmuller; troppo grottesca e sopra le righe; con una sceneggiatura incerta e dialoghi al limite del comprensibile; un dramma che si trasfigura presto in farsa.Valido comunque il messaggio sociale e umano, di cui il film si fa veicolo: la prepotenza e l’arroganza vincono sempre, laddove trovano terreno fertile, nell’ignoranza e nella miseria, che generano omertà e rassegnazione, difficili da abbattere e sradicare, soprattutto quando divenuti ormai storicamente strutturali. Lina ci mancherà

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