Regia di Claude Autant-Lara vedi scheda film
Un’edizione degli anni ’60, con un cast visivamente giusto, ma è l’ennesima volta che avviene questa trasposizione e come l’uovo di Colombo la cosa è caduta malamente. Non bastano mezzi e coproduzioni per svilire il racconto che oltretutto è lunghissimo e non molto sfruttato nel tempo. In fase di sceneggiatura si è pensato ad altro, avvicinandosi alla storia con molta superficialità e sciupando magari un’occasione propizia. Tre ore sarebbero giuste se impiegate nella maniera migliore ed anche la regia, pur essendo scafata non è riuscita nell’intento.
In una storia come questa essere piatti è il pecacto più
La fiducia era ben messa, ma la sceneggiatura non ha saputo dare le armi giuste
grande presenza, ma operazione superficiale
Veniva dalla Dolce Vita, e lo scivolone nonè da poco
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