Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
L'unica cosa che rende questo film un lavoro accettabile è la regia visionaria ad oltranza del fe-no-me-na-le Gilliam: onirico, delirante, lisergico come la trama vorrebbe, lo stile è funzionale alla narrazione ed esteticamente, visivamente comunque finito in sè stesso. L'uomo delle animazioni del Flying circus rispolvera il suo genio per questa operazione certamente commerciale (Depp, Del Toro, parti minori per la Diaz, la Barkin, la Ricci) e che aspira - e non è affato poco - a mettere in scena un romanzo 'sballato' come Paura e disgusto a Las Vegas di Hunter S. Thompson. La storia è aria fritta (tanto fumo e niente arrosto, per utilizzare un facile doppio senso), gli interpreti sono divertenti e l'esasperato incitamento a drogarsi come se non ci fosse un domani, bè, francamente poco condivisibile.
Due tizi vanno a Las Vegas e lì si drogano.
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