Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Parente molto stretto di film quali "Il pasto nudo" (Cronenberg, 1991), "Trainspotting" (Boyle, 1996) e "Larry Flint" (Forman, 1996), questo allucinato delirio surrealista si sostanzia in un film senza capo né coda, e certifica, in modo si spera non irreversibile, il declino cinematografico di Terry Gilliam, regista visionario anche quando non è chiamato a mettere in scena gli effetti del LSD. All'inizio, desta almeno qualche curiosità il look tardo hippie dietro al quale si celano due attori altrove bravi, come Depp e Del Toro, poi si comincia a sperare che il film, da un momento all'altro, possa decollare, o quanto meno dare qualche colpetto d'ala. E il giochino, invece, resta fine a sé stesso e alla lunga stanca. Il film è noioso e lo spettatore è indotto a pensare a particolari secondari, come domandarsi in quale modo si guadagnino da vivere questi miserevoli perdigiorno, oppure avere il forte desiderio che personaggi come questi siano condannati a zappare le radici degli ulivi per un lungo periodo della loro vita. Un film necessario come la peluria sugli orecchi. (29 dicembre 2007)
Nel 1971 due strani tipi, un giornalista e il suo avvocato, si recano in macchina da Los Angeles a Las Vegas. Dopo di che compiono altri viaggi, alcuni in macchina e molti di più in acido.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta