Regia di Radu Mihaileanu vedi scheda film
Il gigantesco gioco delle parti corre sul binario.Prima di questo film e del quasi contemporaneo film di Benigni era quasi un dogma parlare della Shoah senza usare un briciolo di ironia.Certo un ironia strozzata perchè si è ben consci della Storia ,di quella con la S maiuscola,ma raccontare piccole vicende familiari cercando anche un sorriso non è assolutamente disdicevole.Qui la trovata dello scemo del villaggio ebraico,che come al solito vede le cose nella giusta prospettiva ed è molto più sveglio dei suoi compaesani cosiddetti sani di mente,è assolutamente geniale.Fabbricare in casa una deportazione di ebrei,con treno customizzato nazista con gente che fa la parte dei tedeschi e con gli abitanti che fanno gli ebrei da deportare ad Auschwiz.Il comico deriva sia da alcuni particolari a cui non avevano pensato(le stazioni ad esempio,loro compaiono dal nulla rischiando disastri ferroviari),sia dal fatto che questo gigantesco gioco delle parti entra sottopelle ai vari abitanti determinando esilaranti baruffe e inconsulte prese di posizione politiche(la formazione di un buffissimo partito comunista che attrae progressivamente proseliti).In più l'incontro con un treno praticamente gemello.Certo non si può ridere sulla Shoah ma è bene esorcizzare la tristezza di un momento storico così deleterio per la razza umana.E il finale che capovolge tutto quello che si è visto precedentemente riporta il tutto alla realtà...belle le favole,ma è successo ben altro....Il film di Mihaileanu è letteralmente trainato dalle musiche folk di Bregovic ma dalla sua ha ritmo da vendere e un gruppetto di attori vermanete affiatatissimo.E riuscire a far sorridere con un tema simile senza essere sacrileghi è veramente una grande conquista....
non male
bravo
non male
boh
ottimo
regia attenta e con ritmo da vednere
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta