Regia di Luigi Capuano vedi scheda film
Il duca di Matera non se la passa bene; per giunta arriva in città il conte di Tramontana, potente e ambizioso, deciso a diventare il nuovo padrone della città. Soltanto il ritorno a casa inaspettato del figlio del duca, creduto morto in battaglia, potrà aprire un varco alla speranza di riscatto nei confronti del conte.
Prodottino striminzito realizzato in fretta e furia da un mestierante molto attivo in quegli anni, Luigi Capuano, capace in quello stesso 1958 di uscire in sala con tre differenti pellicole, inclusa questa. Si nota subito che la sostanza è poca, sia nei contenuti - un episodio storico di minuscola rilevanza, ampiamente romanzato - che soprattutto nella forma, potendo Capuano disporre di costumi e scene di second'ordine, forse riciclati da qualche altra produzione coeva, e di un cast nel quale non spiccano nomi degni di particolare nota, sebbene colmo di solidi caratteristi e con una Virna Lisi giovanissima chiamata a ricoprire un ruolo di discreta importanza. Fra gli altri interpreti: Giacomo Rossi Stuart, Otello Toso, Wandisa Guida, Paul Muller, Aldo Bufi Landi; la sceneggiatura è firmata da Vincenzo Talarico partendo da un soggetto di Raffaele Dettole (un unicum, la sua presenza sui titoli di testa di questo lavoro). Capuano amministra, cercando di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, unendo cioè azione, (buoni) sentimenti, un pizzico di ironia nel segno del più classico cappa & spada, genere in voga a quei tempi. 2,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta