Regia di Martin Brest vedi scheda film
Confezione di lusso, fuochi d'artificio, tanto fumo, ma poco arrosto; a malapena un'ala di pollo da rosicchiare... Il film scricchiola ad ogni passo, è stiracchiato, ambizioso, e il regista suppone troppo delle sue capacità. Ad es. per girare certe scene con lunghi silenzi e sguardi tra i personaggi (come quelle della presentazione in famiglia di Joe Black) bisogna saperci fare, altrimenti fanno acqua da tutte le parti. Sono sfilacciate e approssimative: ci sono problemi sia col montaggio che con la recitazione. Il Mereghetti giustamente dice che c'è chi presta il fisico (Brad Pitt) e chi il nome (Anthony Hopkins). Secondo me l'unica che se la cava è Claire Forlani, non so se per propria iniziativa o perché il regista la dirige meglio. Brad Pitt l'ho visto assai poco, e non so come sia in altri film, ma qui recita facendo faccine e lanciando occhiate quasi a fantasia, senza avere le idee chiare su ciò che vuole esprimere.
So che questo film a certi piace, e che ha avuto successo di pubblico, ma secondo me è come un enorme carrozzone che viene trainato con gran fatica e poca convinzione. Lo sforzo produttivo è notevole, ma questo da solo può fare assai poco.
A questo punto sono curioso di vedere la versione di Mitchell Leisen del 1934, che ho ragione di aspettarmi migliore di questa.
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