Regia di Martin Brest vedi scheda film
Una favola sul dolore, geniale e delicata. L'ingenuità patinata in cui è avvolta ha il pregio di preservare questa storia senza tempo dalla solita retorica piagnucolosa. L'"happy ending" surreale, anziché cancellare il dramma, lo accentua con un guizzo originale e commovente. Il distacco da una persona cara crea sempre una profonda lacerazione, sia che si tratti del lento ed annunciato commiato di un anziano padre, sia che si tratti della tragica ed improvvisa scomparsa di un giovane amore, appena intravisto e subito perso.
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