Regia di Martin Brest vedi scheda film
Una colossale boiata travestita da drammone psicologico solo a minimissime dosi interessante che mescola fantasia e sentimento attraverso uno stile delirante e pretenzioso. La trama ha ben poco ritmo e a parte la parentesi dell'angelo della morte che prende il corpo di un uomo buono che era passato a miglior vita, non offre molto d'interessante rivelandosi abbastanza piatta e noiosa. Scorre lenta e malinconica e neppure la presenza di un cast di nomi di spicco riesce a risollevarne le sorti. Si poteva fare molto di più, perchè gli spunti di base non erano affatto malvagi, solo che sono stati sfruttati penosamente e ridicolmente. Inoltre, la storia d'amore che nasce tra Susan e Joe Black è davvero melensa, per non parlare della loro scena hot che realizzandosi in un contesto inopportuno poco sensato, oscuro e pure deprimente, si rivela una delle scene di sesso più sfigate del cinema hollywoodiano.
Insopportabile. E' più bambolotto che attore in questo film. Espressività attoriale pari a zero ed il suo angelo della morte invece che essere ambiguo e misterioso, è ingenuo ed insipido perfino quando tenta di apparire romantico.
Molto bravo ed intenso come sempre, ma sprecato in un film piuttosto inutile e ridicolo.
Insipida.
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