Regia di Vittorio De Seta vedi scheda film
La pesca del pesce spada, quella del tonno, il turismo e le miniere di zolfo: la Sicilia approcciata da quattro differenti punti di vista.
Dai cortometraggi sui pescatori siciliani girati nella seconda metà degli anni Cinquanta è trascorso ormai un quarto di secolo; nel 1980 Vittorio De Seta ritorna nei luoghi del suo apprendistato registico per mettere insieme questo La Sicilia rivisitata, lavoro ‘sulla lunga distanza’ – quattro episodi da cinquanta minuti ciascuno – realizzato per la televisione di Stato. Un documentario ben approfondito e dettagliato, ma a ogni modo con un piglio assolutamente alla De Seta: voce off, sguardo antropologico, ricerca del quadro d’insieme. Nei quattro segmenti che lo compongono, La Sicilia rivisitata racconta la difficile sopravvivenza dei pescatori di pesce spada e di quelli di tonno; le contraddizioni e le problematiche inerenti al turismo di massa e, infine, la massacrante routine dei minatori impegnati nelle solfatare; tutti e quattro gli argomenti riportano De Seta a una serie di domande a riguardo del passato e del futuro, del concetto di progresso e più in generale delle capacità di adattamento della popolazione locale a nuovi usi e costumi, a discapito di tradizioni ultrasecolari. Le parole dei protagonisti intervistati sono sempre ricche di spunti di riflessione e mettono in risalto le fibrillanti contraddizioni di una terra storicamente colma di vita, di movimento e di novità, e forse proprio per questo aggrappata alla tradizione con tutte le sue forze. 6,5/10.
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