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L'uomo lupo

Regia di George Waggner vedi scheda film

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La recensione su L'uomo lupo

di mmciak
8 stelle

"L'uomo lupo" diretto nel 1941 da George Waggner, devo dire che a mio parere è strepitoso.

La storia racconta che Larry Talbot, torna all'antico castello del padre, e grazie a un binocolo scopre a un negozio di antiquariato c'è la bella Gwen Conliffe.

Una sera prende un appuntamento e esce con lei e con una sua amica, e il destino di una chiromante diventa realtà:Un lupo mannaro apparso nella nebbia viene ucciso da Larry, non prima che però viene morso e infettato dalla maledizione.

La pellicola è un caposaldo dell'Horror e un capostipite che ha avviato il filone del "Wolf Movie",particolarmente fortunato anche oggi,ed è diretto con mano sicura e attenta da George Waggner,conosciuto più come produttore che come regista, che costruisce con una solida sceneggiatura di Curt Siodmak,che era fratello minore del regista Robert, un prodotto classico dell'epoca con qualche ingenuità narrativa ma con una profondità d'animo molto forte.

Questo difetto la copre una inquietante e suggestiva messa in scena,che con la nebbia che aleggia continuamente, ed è ambientato in questa foresta dove ci sono zingari e indovini. Questo "L'uomo lupo" è il meno omicida e sanguinario di tutti,e la luna piena non compare neanche in nessun fotogramma, ed è incentrato tutto sulla disperazione di Larry,interpretato da uno strepitoso Lon Chaney jr.che gli sarà appiccicato questo ruolo per il resto della sua carriera.

Da segnalare la buona direzione degli attori, soprattutto già citato protagonista, poi la splendida Evelyn Ankers, che con il suo volto buca lo schermo, Claude Rains nella parte di Sir John Talbot, e la piccola parte di Bela Lugosi che lascia il segno nella parte di "Bela l'indovino", ma anche la inquietante scenografia, la suggestiva fotografia e lo straordinario trucco.

In conclusione un buon Horror, che incentra il tutto sulla suggestione della scena e sulla disperazione del protagonista,dove c'è una regia che sbaglia poco, che sa dove piazzare la macchina da presa,e se c'è qualche evidente ingenuità viene coperta dalle qualità dette precedentemente. Però ti rimangono impresse la geniale idea del pentagramma, con la stella a cinque punte che rappresenta il lupo mannaro, e dove sceglie di andare in profondità all'animo umano,che è capace di tutto, e la frase della zingara che dice: "Chiunque mai venga morso da un lupo mannaro e sopravviva diventa lui stesso lupo mannaro".

Il mio voto: 8.

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