Regia di Zak Hilditch vedi scheda film
Dal regista di 1922, un altro horror targato Netflix. A differenza del precedente, Rattlesnake non riesce mai a coinvolgere per una sceneggiatura banale, poco plausibile e in chiara derivazione da Final destination.
In pieno deserto Katrina (Carmen Ejogo) fora una gomma. La ragazza, madre della piccola Clara, è in viaggio per trasferirsi in una nuova città e ricominciare una nuova vita. Mentre monta la ruota di scorta, Clara viene morsa da un serpente a sonagli. Disperata Katrina corre in direzione di un caravan nei paraggi, dove trova una donna che si dice essere in grado di curare la piccola. "Del pagamento", sussurra, "parleremo dopo." La bambina si riprende e Katrina guida velocemente sino a Tulia, primo centro abitato, alla ricerca di un ospedale. È proprio qui che si presenta un uomo, per riscuotere il compenso: la donna entro il tramonto, ovvero in sette ore, deve uccidere una persona. Un cambio di anima, viceversa Clara morirà come predestinata. Katrina cerca disperatamente di rimediare, mentre -alla ricerca di una vittima- s'imbatte in diversi spettri, vittime anch'esse di omicidio "in cambio di un'anima".
Confuso e poco avvincente horror diretto da Zak Hilditch, regista già al servizio di una produzione Netflix per il più riuscito 1922. In forte debito con il soggetto di Final destination, Rattlesnake è un film ben girato ma difetta in fatto di sceneggiatura e soprattutto per la scelta di un cast artistico ben poco indovinata. L'idea sembra arrivare da uno dei tanti episodi di Ai confini della realtà, ma questo Serpente a sonagli non dura venticinque minuti. La scadente Carmen Ejogo non riesce mai ad emozionare e tantomeno a rendersi credibile. In parte è comprensibile, dato che ci troviamo di fronte ad un (brutto) horror dove appaiono e scompaiono spettrali presenze (dal look umano) inserite nella storia casualmente. Il finale inqualificabile poi, da il colpo di grazia definitivo. Nel rispetto della (tremenda) moda che ha appestato il cinema dell'ultimo decennio, anche questo Rattlesnake comincia con una ripresa aerea via drone. Un effetto banale e ormai tipico di ogni produzione cinematografica americana.
"La vita è come un gioco a carte: la mano che ti viene servita rappresenta il determinismo; il modo in cui giochi è il libero arbitrio." (Jawaharlal Nehru)
F.P. 03/11/2019 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 85'40")
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