Regia di Steve Miner vedi scheda film
Il terzo della serie, e il secondo diretto da Miner, che gioca alla concatenazione dei suoi due episodi come Nick Rosenthal fece col secondo "Halloween". La trama è la solita che si ripeterà all'infinito: il massacro di giovani audaci per mano del loro supplizziatore prescelto Jason Vooheres. Ciò che è determinante nel film di Miner, come in tutta la serie, è la mancanza di pretese ambiziose. Non dimentichiamoci infatti che Michael Myers ha alle spalle un autore come Carpenter, e Freddy Krueger ha sia un autore come Craven sia un attore come Robert England. In "Venerdì 13" invece, predomina il semplice e lieare gioco al massacro, il cui aspetto punitivo è criptato, forse involontario. E' la brutalità e l'efferatezza degli omicidi, che non tanto disturba, quanto ci incuriosisce su chi sarà il prossimo e su come verrà "giustiziato". Jason, come Michael, è una maschera, ma se il figlio di Carpenter era il Male Assoluto che arrivava ad uccidere nella quiete borghese, e non moriva... Jason è semplicemente una macchina assassina, creata esclusivamente per simboleggiare la minaccia storica alla nostra sopravvivenza.
E qui, Miner, ci è riuscito.
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