Regia di Steve Miner vedi scheda film
Narrativamente più ricco del precedente – i teppisti che fungono da antagonisti, la coppia matura di hippie e il sogno premonitore - questo capitolo insegue la moda del 3D, brevemente in auge all’epoca (Amityville 3D, Lo squalo 3) producendo effetti risibili che distraggono dalla suspense. La saga si collauda: Jason indossa la maschera da hockey rubandola a un buontempone (del quale non apprezza però l’ilarità), lo splatter surclassa il gore con omicidi efferati e fantasiosi, e fa capolino l’ironia (scatologica...). Paurosissimo il finale che chiude il cerchio riallacciandosi al prototipo... Scene cult: l'omicidio del ragazzo che cammina sulle mani e la freccia nell'occhio!
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