La recensione su Il maggiore Payne

Incredibile! Quanto accanimento emerge dalle opinioni precedenti... Non capisco perché questo film ed il suo protagonista debbano essere considerati odiosi, non lo capisco proprio. E' vero, forse il doppiaggio non è dei migliori, ma l'idea di partenza – seppur improbabile – non è di sicuro banale o poco originale... L'unica pecca sull'originalità di questo film consiste nella sua derivazione da quello di Jerry Hopper. E la bravura di Damon Wayans è indiscutibile: dubito fosse facile, per uno abituato a certi ruoli, calarsi nei panni di un personaggio dal carattere così particolare. "Il maggiore Payne" è un film simpatico, gradevole, che fa ridere in più di un'occasione e che – nonostante in modo scontato – ha un finale che lascia soddisfatti tutti… Spassosissime le bastardate in cui Payne si produce contro i ragazzini che gli vengono affidati e divertentissimo in generale il protagonista stesso: come si fa a non ridere dopo la scena iniziale del soldato ferito al braccio ed a cui Payne presta il suo "soccorso"??? Insomma, io mi sono divertito molto, voglio troppo bene a Damon Wayans, non sono per nulla d'accordo con quanto sostengono i due opinionisti che mi hanno preceduto e pertanto consiglio vivamente di vedere una pellicola che permette di passare un paio d'ore divertenti e spensierate...

Sulla trama

Non è una storia dalla struttura narrativa particolarmente complessa: il maggiore Payne, "scaricato" dall'esercito che non prevede guerre all'orizzonte, ottiene comunque un ruolo come allenatore dei ragazzi che devono rappresentare la propria scuola ai giochi militari scolastici. Ovvio che il gruppetto di giovinetti è indisciplinato ed altrettanto ovvio che ne vengono fuori delle belle... (In ogni caso, la trama di film.tv è sbagliata: non è assolutamente vero che Payne si è arruolato nell'esercito sapendo di non combattere; anzi, è un maniaco della guerra e del sangue, come emerge dalle scene di battaglia iniziali e dalle numerose medaglie al valore di cui il maggiore si trova in possesso).

Sulla colonna sonora

Proprio niente di che: non mi pare ci siano motivi particolarmente belli da essere ricordati...

Cosa cambierei

Non penso che cambierei nulla. Anche se il doppiaggio non è dei migliori, mi sembra che il film funzioni già bene così...

Su Albert Hall

Compare sulla scena solo un paio di volte e per di più per pochissimo tempo: difficile giudicarlo. In ogni caso non sembra fare grinze nel ruolo del Generale...

Su Michael Ironside

Stesso discorso: compare una sola volta e per pochissimo. Come si può definirne l'interpretazione? Di sicuro non è con ruoli come questo che Ironside è divenuto un attore famoso e di discreto successo...

Su Karyn Parson

Di sicuro c'è qualcosa di strano in questa attrice: possibile che non abbia fatto altri film e che sia praticamente sconosciuta a tutti gli effetti??? Un vero peccato... In ogni caso il suo ruolo è fondamentale perché Payne possa cambiare modo di essere. Lei sembra abbastanza convincente, e di sicuro è molto bella: è soprattutto per questo che mi ha colpito... Ha una bellezza particolare, che è sexy, fine e dolce contemporaneamente. Una vera favola, dunque! Peccato non averla mai più rivista...

Su Damon Wayans

Mitico! Un grandissimo! Forse adoro troppo Wayans per essere obiettivo nel valutarne l'apporto in questo film, ma penso che sia stato molto bravo ad interpretare Payne: non doveva essere facile, ma ci ha messo molto impegno, riuscendo alla fine a dare perfettamente vita a questo strano ed insolito personaggio... Io ho riso molto: mi sono piaciuti i gesti, i modi di fare, le incredibili espressioni facciali in cui Wayans si è riprodotto per tutto il film; così come mi sono piaciute anche le stranezze di cui il suo personaggio è pieno. Come si fa a non ridere quando racconta ad Emily quello che gli piace fare nel tempo libero, soprattutto vista la faccia che fa lei nell'apprendere ciò??? Insomma, è proprio un grande! Del resto, basta vederlo nel popolare telefilm "Tutto in famiglia" per rendersene bene conto... Grandioso!

Su Nick Castle

Di solito si dice che con il tempo si migliora. A quanto pare questa regola non vale per il signor Castle. Per capirlo basta guardare questo film (che è del 1995) e poi confrontarlo con "Guardo, ci penso e nasco" (2000), scandalosamente orribile. In effetti sembra parlare di due film diretti da due registi diversi... Non si può dire che in "Il maggiore Payne" emergano particolari pregevolezze registiche, ma Castle fa un discreto lavoro, con inquadrature semplici ma efficaci, usando delle ambientazioni molto adatte ed avvalendosi di interpreti che si rivelano molto appropriati (sia Wayans che quasi tutti i ragazzi, per non parlare della bellissima Parsons). Quello che più mi è piaciuto è stata la costruzione caratteriale del personaggio, che è davvero unico, nel bene e nel male... Si può quindi affermare che sia stato fatto un lavoro umile, ma all'altezza della situazione. Va bene...