Regia di Francesco Amato vedi scheda film
quando il Cinema racconta la vita com'è e come poteva essere
Le storie vere possono essere buoni spunti per un film, nel caso di Elisa Girotto, la mano del regista Francesco Amato ha saputo fare molto di più, trasformando una tragedia dal futuro oscuro in un messaggio di speranza universale.
Ispirato ad un fatto di cronaca accaduto a Spresiano in provincia di Treviso, il film racconta la storia di due donne che non si sono mai incontrate nella vita reale e che grazie alla potenza del Cinema hanno la possibilità di conoscersi. Anna (sorpresona Benedetta Porcaroli) ad ogni compleanno riceve il regalo postumo della madre Elisa (ottima Vittoria Puccini), deceduta poco dopo il parto e nel giorno del diciottesimo regalo è vittima di un incidente che le permetterà di incontrare sua madre. La grandezza dell'opera di Francesco Amato sta tutta nella ricostruzione del possibile incontro tra madre e figlia in un "terzo tempo" che tutti noi vorremmo vivere, per poter dire e fare cose con persone che non abbiamo più al nostro fianco. Il quarantenne regista torinese mette in scena un melodramma di rara autenticità e leggerezza, dosando come un piccolo chimico sentimento e commedia, dolore e ironia, mantenendo la storia dai forti contenuti drammatici sul binario del vivere quotidiano, senza cedere al sentimentalismo esasperato (qualche lacrimuccia scappa ed è assolutamente necessaria).
Alcuni accenni ricordano Almodovar, il resto è farina del suo sacco (super Amato) e dei bravi sceneggiatori di cui si è circondato, Massimo Gaudioso Davide Lantieri e il "vero" Alessio Vincenzotto, che nell'opera è interpretato da Edoardo Leo. La soluzione tecnica per permettere l'incontro tra Anna e Alessia è assolutamente geniale e coincide con l'essenza del Cinema stesso, che risiede nella possibilità di manipolare e scomporre il tempo per far accadere situazioni che, con altre Arti, non sarebbero realizzabili.
18 Regali è al tempo stesso un romanzo di formazione per adulti e non, sia un atto d'amore per il linguaggio del Cinema, un film che si rifà ad alcuni modelli internazionali ma che esprime la propria originalità nell'affidare ad una storia di avventura, tutta la potenza di un melodramma dal sentimentalismo puro.
Ottimo.
Lu Abusivo
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