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Sussurri e grida

Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film

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La recensione su Sussurri e grida

di Baliverna
8 stelle

Un film estremo, immerso in una specie rarefazione e una staticità, che però sono dense e tese. Bergman porta cioè all'estremo elementi che si trovano in tutti i suoi film, cioè l'introspezione psicologica dei personaggi, i dialoghi complessi, le sofferenze dell'anima, le tensioni familiari, e una specie di staticità che qui è molto pronunciata. Nonostante lo sforzo che richiede e l'azione minima, il film non è tuttavia noioso o pesante in senso negativo. Si segue con attenzione come le quattro donne vengono a poco a poco indagate, sia nel loro essere presente che nel loro passato, il quale è origine delle tensioni, degli attriti e dei mali interirori che le affliggono. In particolare la sorella malata sembra avere una malattia tutta spirituale e sentimentale, la quale si ripercuote poi sulla sua salute fisica. Nessuno però sembra veramente accorgersi di questo fatto, perché si insiste con cure mediche che l'aiutano assai poco. Il malessere e il dolore che si porta dentro originano nella sua infanzia e giovinezza, dove situazioni familiari distorte, incomprensioni con la madre, invidia e gelosia hanno lasciato le loro ferite. Avrebbe bisogno di parlare, di vuotare il sacco, di sputare quello che le fa male, ma nessuno l'aiuta in questo.
Se da un certo punto di vista le sorelle assistono premurosamente quella malata, dall'altra nella casa aleggia un certo gelo, un palpabile egoismo, e una sostanziale incomunicabilità. I loro stessi sentimenti verso l'inferma sono contrastati e ambigui. In generale ci sono certo apprezzabili sprazzi di umanità e di generosità, ma questi non riescono a prevalere sul clima di egoismo e di incomprensione. La più umana e sensibile sembra essere la spaesata domestica.
Il regista si concede anche una sequenza a metà tra il sogno e la realtà, devo dire molto riuscita. Poteva risparmiarci, invece, quella del frammento di vetro inserito nella vagina.
Oltre ai "soliti" (in senso buono) attori di Bergman, troviamo anche certi personaggi e situazioni che ritornano sempre nei suoi film, e che senza dubbio facevano parte della sua vita: il marito crudele con la moglie e senza cuore, il matrimonio senza amore, il pastore luterano gelido e con poca fede.
Non per tutti, ma per gli estimatori del regista svedese e per gli amanti dell'indagine psicologica è sicuramente adatto.

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