Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
una vetta del cinema bergmaniano e uno dei suoi film piu' evoluti a livello stilistico. Straordinario l'uso del colore rosso, simbolo del sangue, del dolore e di un calvario terreno, vissuto a livello fisico e morale. Primi piani intensi, tensione quasi insostenibile: Bergman ci porta dentro alla sofferenza atroce di una donna pia e affettuosa, bisognosa di una madre, come Anna e' bisognosa di una figlia. I calibrati flashback ci rivelano gradualmente la miseria morale di due donne (le sorelle di Agnese) egoiste, ciascuna a modo suo. Bergmaniana la parte finale, visionaria, onirica, con la Morte che vorrebbe prendersi Maria e Karin. Indimenticabile e commovente il personaggio di Anna, ma un plauso va fatto a tutte le attrici. In questo film, ogni elemento concorre alla sua perfetta riuscita.
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