Trama
In una villa immersa nei colori autunnali di un parco alla periferia di Stoccolma, la quarantenne Agnese sta morendo di cancro. Al suo capezzale sono accorse le sorelle Karin e Maria che da tempo non erano più in contatto con lei. Sposata con un uomo più anziano di lei, Karin è una donna impietosa che odia il prossimo e ha un forte disgusto per il contatto fisico.
Note
Capolavoro di Bergman, tra i suoi film più crudi e agghiaccianti. Famosi l'uso del colore e la rigorosa scansione temporale.
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
- Miglior fotografia a Sven Nykvist al Premi Oscar 1974
Commenti (17) vedi tutti
Totalmente disinteressante!! Non mi sembra corretto spacciarlo per capolavoro ne tanto meno come film psicologico quando è solo lesbicamente morboso. 3
commento di BradyUn dramma psicologico e sensoriale, tra le atmosfere inquietanti e rarefatte de “L’ora del lupo” e l’analisi della psiche femminile di “Persona”
leggi la recensione completa di lino99Uno dei massimi capolavori di Bergman.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn onnipresente colore rosso rappresenta "l'interno dell'anima" in questo film in cui, nelle stanze di un maniero in riva al lago, tre sorelle componenti una famiglia disfunzionale e mostruosa non sconfiggono il dolore e la morte. Unica a salvarsi, la materna cameriera che abbraccia la sofferenza come una Pietà michelangiolesca.
leggi la recensione completa di port crosFilm pessimo, assurdo e irreale. Non capisco come questo film è definito un capolavoro, i capolavori sono un altra cosa.Non merita neanche di essere visto.
commento di rash91Anime troppo nude agonizzano su un fondale troppo astratto. Ma i corpi sono di carne e il dolore intollerabile.
commento di michelDi notevole impatto cromatico, emotivo, non di rado esornativo.
commento di RamitoIntensissimo e psicanalitico sguardo sulla donna tra paure, angoscie e fantasmi, ricco di riflessioni sulla morte e di tensione allo stato puro. Un grandissimo Bergman d'annata. voto: 10
commento di kurosawaLo stile da film horror adottato da Bergman non si adatta all'analisi introspettiva rendendo il film ostico .Forse le immagini sono troppo forti e per questo non mi è piaciuto molto
commento di howard76le grida sono quelle del povero spettatore che ha la sventura di imbattersi in quest'obbrobrio ultra-osannato dalla critica di quasi ogni orientamento
commento di bocchanFilm intenso, di una densità palpabile. Straordinario l'uso del colore in quella contrapposizione tra il bianco delle vesti femminili e il rosso degli interni della villa. Perturbante.
commento di screamInquietante.Terribile.Inaccettabile per certi punti di vista.Uno dei massimi capolavori di Bergman.L'ho imparato ad apprezzare col tempo;purtroppo all'inizio mi aveva fatto un pò ribrezzo.
commento di gio839,5
commento di incallitoPiù carnale che spirituale, a volte troppo fine a se stesso, cervellotico, inutilmente sensazionalista
commento di RamitoUn dramma di un'intensità così lacerante da risultare quasi insostenibile. Un film estremamente complesso che però già ad una prima visione lascia il segno. Raramente l'uso del colore è stato così ricco di inventiva. Superlative le attrici.
commento di valien88inquietante, disturbante, un pugno in pancia…veramente claustrofobico, puro bergman. Altro che settimo sigillo, quest'opera è un patrimonio indiscutibile del cinema mondiale di ogni tempo
commento di Dr.Lynchun film disturbante, inconcludente ed incredibilmente noioso. Direi che vedendolo si ha la sensazione di frugare all'interno di una mente malata e per di più di scarso interesse, e non è piacevole.
commento di Aulenta