Regia di Douglas Sirk vedi scheda film
Bel film. La guerra viene rappresentata in tutti i suoi orrori (morti senza senso, assurde fucilazioni...), senza tono predicatorio o ideologico. Molto intelligente la rappresentazione della società tedesca dell'epoca: un'elite di sadici e cinici del partito nazista e una maggioranza di povera gente, che ha commesso l'errore di farsi sedurre da Hitler e che ora ne paga le conseguenze. Il regista merita una menzione per mostrare senza sconti il male del nazismo e l'assurdità della guerra senza contrapporvi i comunisti "buoni". La guerra è vista come un inferno senza senso, una spirale di odio che mette l'uno contro l'altro uomini che potrebbero altrimenti volersi bene... Va anche rilevato che in un bellissimo dialogo del protagonista col professore (Marquez?) viene messa a fuoco un'altra verità: la guerra non è colpa di Dio (come spesso ci si lamenta) ma degli uomini, i quali dovranno anzi rispondere davanti a lui delle loro azioni malvage. I bombardamenti alleati vengono mostrati come inutili crudeltà che radono al suolo le città e vengono pagati solo dalla popolazione civile; si sa, tra l'altro, che tali bombardamenti proseguirono anche quando la resa della Germania era di fatto avvenuta. La storia d'amore è raccontata con molta tenerezza e sensibilità, e il finale, benchè coerente e plausibile, ci sferra un pugno nello stomaco.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta