Regia di Frank Capra vedi scheda film
Si Capra, colpisce di meno, ed è più sulla routine, comunque la morale è solida come sempre, e regge bene grazie ad un buon cast.La rigidità morale è quella che ha sempre sostenuto la filmografia di Capra, e qui non è da meno.Le figure femminili prevalgono, e sono un po' il simbolo del matriarcalismo, a cui l'America è soggetto, le donne hanno in mano la situazione, e malgrado le loro pseudo debolezze, riescono ad imporre la propria volontà.
La figlia di un grande editore, dopo il suicidio del padre, rimane unica proprietaria della catena. Per imporsi spinge verso la candidatura il suo amante, che ha anche una famiglia, ma che ormai da qualche tempo trascura. La situazione familiare si riassesterà come anche i principi per cui una candidatura dovrebbe essere.
Il bello dell'epoca, forse in una delle sue parti più incisive della sua carriera
Trasformata in una lady sensuale, ma sempre donna interessata, un ruolo inusuale per lei, che assolve molto bene
Bravissima in questo ruolo, che può dare la sensazione di una donna debole e meno aggressiva, ma d'altra parte non era stato scritto per lei , ma per Claudette Colbert (grande interprete, sempre con Capra, di Accadde una Notte) che non accetto per ragioni familiari. La Hepburn comunque personalizza con molta cura e nel rispetto del personaggio
Bravo in ruolo troppo di routine, per lui
Un po' più sornione e meno incisivo, ha lasciato perdere le sue ironie bonarie e le ha ridotte a pochi sprazzi. Comunque un buon direttore di attore, che risolvono qualche magagna
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