Regia di Frank Capra vedi scheda film
Un notabile del partito repubblicano e la proprietaria di una catena di giornali decidono di lanciare un industriale (amante di lei), fino allora rimasto fuori dai giochi politici, come candidato alla Casa Bianca; sua moglie, da cui è di fatto separato ma che viene chiamata a seguirlo nella campagna elettorale, cerca di risvegliare il suo idealismo e al tempo stesso di salvare il loro matrimonio. Con qualche lungaggine (c’è per es. una stucchevole sequenza aereonautica che poteva tranquillamente essere tagliata), con termini insolitamente espliciti (si parla di comunismo e fascismo senza giri di parole), con toni più cupi che negli anni ’30 e con un certo didascalismo nel finale Capra ribadisce la sua fiducia nella sanità morale dell’americano medio e nella democrazia liberale. Lo spirito del New Deal si è esaurito, sono i tempi della guerra fredda: il regista se ne rende conto, e sembra volersi aggrappare alle certezze del recente passato per superare il senso di smarrimento del presente. Risultato un po’ discutibile, ma intenzioni sincere come sempre. Angela Lansbury ha un personaggio che anticipa curiosamente quello che avrà in Va’ e uccidi.
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