Regia di Frank Capra vedi scheda film
Nel 1948 Capra tratteggia lucidamente gli aspetti della democrazia americana, che altri registi in seguito avrebbero a loro volta evidenziato. Per questa ragione, oggi, la commedia appare datata e scontata in molti risvolti, ma per l'epoca fu un esercizio di lungimirante lucidità: le logiche perverse del maggioritario puro, delle lobby e di chi le guida ed una feroce critica al capitalismo di assalto, che stritola anche i suoi più fieri capitani. Il discorso su una "unione mondiale delle nazioni democratiche", nonché sull'impossibilità di governare un sistema che prevede scarti umani e sacche di indigenza, richiama Chaplin ed è molto coraggioso. Benché risenta del clima anticomunista, non era facile, all'indomani di Yalta e della divisione in blocchi, fornire una soluzione più morbida dell'Impero monadico stelle e strisce.
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