Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Me lo vedo il buon Werner imbattersi in una notte di zapping davanti ad una tv di motel nella follia della televisione americana (la realtà negli anni a venire avrebbe di gran lunga doppiato la finzione ...rendendo persino datato il senso di stupore destato da questo documento filmico all'epoca). Che fare dunque per un artista abituato a filtrare il suo percorso di ricerca sull'uomo e le sue varie manifestazioni di confine col mondo altro (sia esso quello della natura, dell'ignoto, del metafisico, della follia, della diversità fisica, della pulsione propensione alla sfida se e i propri limiti) attraverso il mezzo della macchina da presa? Semplice: mettersi in viaggio andando incontrare faccia a faccia uno dei suoi protagonisti più eccentrici e controversi: il predicatore/showman/imprenditore americano Gene Scott, riprendendolo nel suo elemento più naturale, il suo spettacolo trasmesso per ore da una rete privata. Il ritratto che ne esce è quanto mai bizzarro, sorprendente e a tratti scioccante. Un ciarlatano visionario, un impenitente imprenditore di se stesso tutto votato a Fede e Denaro ...l'efficace sottotitolo italiano. A noi comunque piace anche L'uomo della Rabbia di Dio, il titolo inglese, a testimonianza del quale ben diventa esplicativa l'ultima parossistica sequenza di fronte alle telecamere. Interviste deliranti al protagonista e ai suoi genitori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta