Regia di Edward Burns vedi scheda film
La realizzazione è sufficiente, ma il senso generale del film fa venire il latte alle ginocchia. Si segue la vicenda di divorzi e tradimenti per vedere dove il regista andrà a parare. Nel cinismo e nel qualunquismo, ecco dove va. Il parziale lieto fine non toglie nulla in questo senso. Le vicende finiscono nella meschinità, nella banalità (nel senso della banalizzazione del male) e nel non senso. E chi vince veramente? La sbarazzina e menefreghista Cameron Diaz, il cui saltare da un letto all'altro viene presentato come comportamento legittimo e vantaggioso. E poi l'unica che è in un certo senso fedele al marito è poi una mezza lesbica, non si capisce fino a che punto e in che senso. Insomma, un bel guazzabuglio amorale molto moderno che piacerà quindi ai "moderni", ma dispiace per questo a me. Grazie a Dio il senso dell'amore non è questo. PS Ma dove lo si trova un prete che ti sposa a una festa da ballo, all'improvviso e senza testimoni?
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