Regia di Todd Solondz vedi scheda film
Ecco un film permeato dalla felicità apparente. Alla fine sembra niente va bene, ma i personaggi reagiscono alle avversità della vita ostentando una serenità e una tranquillità di convenienza, facendoci assaporare l'amarezza dell'incanto dell'autoconvincimento. Joy è il personaggio in cui io (e forse anche il regista) mi immedesimo di più. E' vitale, infelice, frustrata, ingenua, idealista e scrive canzoni di una dolcezza incredibile... Lei che nei momenti di tristezza più acuta scrive una canzone il cui titolo è "Happiness". E' bellissima, un gioiello sulle lacrime della vita. Di un'intensità estrema il tema della pedofilia.
L'ho scoperta in questo film e me ne sono innamorato. Così dolce nei lineamenti e nell'interpretazione del personaggio, restituisce a Joy l'essenziale stravaganza di cui ha bisogno l'idealista di turno... Molto brava!
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