Regia di Todd Solondz vedi scheda film
Una famiglia disastrata: i genitori, dopo quasi quarant'anni di matrimonio, sono in procinto di divorziare. Le tre figlie sulla trentina hanno pure loro i propri problemi. Trish è sposata con uno strano psicologo che si annoia a sentire i pazienti ma prova attrazioni sessuali per gli adolescenti (ma lei ignora tutto questo) e ha un figlio che ha paura di essere gay. Helen, scrittrice di romanzi porno con protagoniste stuprate da bambine conosce poco l'argomento ma quando riceve le attenzioni di un maniaco che si masturba mentre dice porcate al telefono... Infine Joy, la terza sorella, dopo il suicidio del fidanzato comincia a lavorare come insegnante di immigrati, conosce un taxista russo e...
Nel continuare il suo percorso di studio nelle nevrosi e negli orrori della borghesia americana (cominciato con PAURA, ANSIA E DEPRESSIONE e continuato con FUGA DALLA SCUOLA MEDIA) Todd Solondz gira un film pornografico nei dialoghi dove viene descritto troppo (si parla di sperma, stupro, pedofilia, sesso violento, masturbazione, evirazione ed è descritto nei minimi particolari un omicidio sanguinolentissimo) ma mostrato poco (giusto qualche secondo di sesso veloce e una schizzata di sperma contro una parete, poi utilizzato come collante per le cartoline e varie vomitare esplicite). Crudezza estrema raccontata con eleganza, dove la malattia (mentale, naturalmente!) cerca di lasciare spazio ad una felicità che sembra arrivare mai (da qui il titolo), per gli argomenti trattati ottenne una R-Rated in Usa (vm17) e un divieto ai minori di 18 anni in Italia. Notevole nel coraggio di raccontare ma un po' vuoto nel fornirci risposte. Poco male, perché forse anche nella realtà nessuno le ha ancora fornite!
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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