Espandi menu
cerca
Velvet Goldmine

Regia di Todd Haynes vedi scheda film

Recensioni

L'autore

bradipo68

bradipo68

Iscritto dal 1 settembre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 267
  • Post 30
  • Recensioni 4749
  • Playlist 174
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Velvet Goldmine

di bradipo68
8 stelle

Da Oscar Wilde in poi una ricognizione sugli anni 70 di una Londra che continua a essere swinging.Un decennio di glam rock,di piumaggi di dimensioni monstre,di pailettes e costumi similspaziali,tenute come minimo stravaganti,colori azzardati.Un inno agli eccessi,la filosofia del sex drugs and rock'n'roll portata al limite.Addirittura l'apologia della gay attitude.L'atteggiarsi a gay o perlomeno conclamare la propria bisessualità diventa una sorta di status symbol.Un indagine su un ex divo del glam rock commissionata a un giornalista che aveva vissuto da dentro quegli anni diventa l'occasione per una rievocazione di un epoca.Il divo nella finzione si chiama Brian Slade ma si potrebbe chiamare anche David Bowie o Iggy Pop o addirittura Peter Gabriel che nei suoi anni ai Genesis si esibiva con costumi sgargianti e maschere coloratissime.Velvet Goldmine non ha la pretesa di raccontare il vero,vuole solo rievocare un atmosfera ormai racchiusa nella memoria degli stessi protagonisti.L'espediente dell'indagine giornalistica permette ad Haynes di dare libero sfogo al suo talento registico.Il suo stile è evocativo,soffuso,spiraliforme,coloratissimo,

quasi si sente l'odore dello zolfo che si alza dai fumi che si usano negli shows.Ed in questo è aiutato da uno splendido cast.Il giovanissimo Jonathan Rhys-Meyers con quegli occhi malandrini sembra nato per fare la rock star e che dire del divo rock interpretato da Ewan McGregor? La parabola di Brian Slade pur con tutti i suoi misteri è solo esemplificativa delle ascese e delle cadute di tanti divi rock di quegli anni.Perchè l'indagine non interessa a nessuno e anche la sorpresa finale non è così inaspettata.quello che interessa a Haynes è rievocare senza farsi sopraffare dalla nostalgia un epoca d'oro dello spettacolo inglese prima dell'avvento del punk.Un film stilizzato che non è solo un musical pur essendo infarcito(necessariamente)di numeri musicali.E'semplicemente una telecamera puntata sulla fantasia e sulla voglia di trasgredire.

Su Todd Haynes

regia ottima ,un bella dimostrazione di stile

Su

occhi che trapassano lo schermo

Su Ewan McGregor

bella prova

Su Christian Bale

un po'in disparte ma funziona bene nella parte del giornalista

Su Toni Collette

prova positiva

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati