Regia di Stephen Hopkins vedi scheda film
Ebbene, all'epoca in cui uscì questo film ero a digiuno di fantascienza, percui, lo confesso: mi piacque, probabilmente perchè era il primo film di questo genere, ma già dopo poca esperienza, come ne "il secondo tragico fantozzi" riguardo alla "corazzata potemkin", è andato maturando un... "profondo giudizio estetico" che avrete già capito... Del resto, non saprei da dove cominciare: i protagonisti hanno lo stesso cognome di quelli del romanzo di De Foe, sono qui dei "naufraghi dello spazio": vuol essere una casualità o no? Fatto sta che sono uno peggio dell' altro: la ragazzina che sembra Mafalda, si sopporta giusto per qualche frase a effetto, il ragazzino superdotato, ma patetico nel suo dramma familiare, in quanto ha subito un trauma devastante: papà non è venuto al saggio di scienza ! Poi c'è il cattivo di turno, di un prevedibile irritante, che quasi saprei suggerire le sue battute... E il robot "bipolare", che contravviene alle tre leggi della robotica, fino ad arrivare al protagonista, che insieme alla moglie, mescolano fantascienza e incomprensioni familiari, e infine, la storia d'amore tra i due ragazzi: altro elemento posto in un modo che proprio non ci azzecca niente ! Poi c'è la storia: non che sia fatta male, ma semplicemente non esiste ! Non c'è una trama portante, ma solo un' accozzaglia di espedienti, quasi fosse un videogioco, dove di tanto in tanto compaiono elementi da schivare: il sabotaggio, il whormhole, i "ragnoni" di metallo, l'atterraggio... ci manca la stellina dei punti, ad ogni azione riuscita ! Nel finale, per chi è riuscito a reggere e l'ha visto, si arriva all' assurdo: dover attraversare un pianeta per sfuggire alla gravità, e fuoriuscire dall' altra parte ! (scene che anticipano "the core", che strampalato lo è altrettanto, ma con trama molto più impegnata !). E meno male ci hanno graziato della "parte II"...
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