Regia di Norman Taurog vedi scheda film
Bel musical, ingiustamente poco noto, dove si avverte subito la dimesione produttiva della MGM, superiore a quella della RKO. I numeri musicali sono molto piacevoli, gli attori carburano bene e legano tra loro, la vicenda è semplice ma gradevole e non pretestuosa e banale. Non mancano alcune gustose battute sui dialoghi e qualche gustosa risata condisce il tutto. Fred Astaire era un gran ballerino ma anche un grande attore, e qui ci concede pure una non disprezzabile esibizione sul pianoforte. Era proprio un artista completo. Qui, se non vado errato, recita anche l'unica scena drammatica della sua carriera, quando litiga col suo socio, e sembra strano vederlo fare il serio e il corrucciato. Eleanor Parker ne è una degna compagna di danze e di recitazione, che quando balla ricorda Ginger Rogers. Devo rilevare che poi la trama offre alcuni spunti particolarmente edificanti, ma molto lontani dal zuccheroso e dai buoni sentimenti. Quando il compagno d'arte di Astaire viene scelto da solo per il numero, quello non si lascia prendere dall'invidia, benché la notizia ovviamente lo demoralizzi un po', ma anzi desidera sinceramente il successo dell'amico. Quando poi quest'ultimo si rende conto di essergli inferiore, preferisce farsi da parte con uno stratagemma per lasciargli il posto che si merita. Non è una lezione un po' per tutti, no?
Quando mi chiedo perché questo sia l'unico film di Fred Astaire a non essere uscito in DVD non trovo alcuna risposta. Per vederlo ho dovuto pescarlo dalla prima rete tedesca di notte, che l'ha però trasmesso con una strana deformazione e incompletezza dell'immagine. Evidentemente circola proprio in modo fortunoso e precario.
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