Regia di Pietro Castellitto vedi scheda film
VENEZIA 77 - ORIZZONTI - PREMIO ORIZZONTI MIGLIOR SCENEGGIATURA
Una fregatura presa da un imbroglione venditore di patacche taroccate ai danni di una ingenua anziana madre e nonna, e una cocente delusione che prova un assistente di filosofia nello scoprire di essere stato lasciato fuori dallo stravagante progetto, di propria intuizione, di riesumare il corpo di Nietzsche, pur apparendo due sventure per nulla collegabili, costituiscono invece il presupposto per avvicinare due famiglie di ceti ben diversi: due modi di concepire le sfide contro le incognite quotidiane che, bene o male, ognuno deve affrontare in qualche modo per restare a galla, o cercare di dominare chi sta sotto.
Un ordigno che i proletari, titolari di una armeria, forniscono al borghese stressato e deluso, l'incidente inevitabile causa inettitudine, e un turbine di vicissitudini dalle quali solo in particolare emerge con chiarezza: nessuno è mai esattamente ciò che sembra o vuol apparire, e i segreti che si annidano in ogni personalità muoiono dal desiderio di potersi manifestare per dare colore e ravvivare di grottesco questo schifo di mondo mediocre e pieno di delusioni.
L'opera prima, arguta e di buon ritmo, di Pietro Castellitto, descrive molto bene ognuno dei molteplici personaggi coinvolti, vecchi, giovani o giovanissimi, ognuno dei quali viene scansionato nei dettagli con sapida cura e minuzia di particolari, tic irresistibili e fisime irrinunciabili che ognuno, inevitabilmente si porta dietro, quasi come uno scudo di difesa.
Poi certo, non tutto si incastra agevolmente e qualche collegamento pare stridere o forzare la strada della continuità narrativa.
Ma il film, divertente e allarmante insieme, semiserio e arguto senza mai prendersi troppo sul serio, è un'opera riuscita che fa ben promettere sul "nuovo" o alternativo futuro del giovane Castellitto attore.
Nel cast nutrito ove pullulano caratteristi fantastici, non si può non menzionare almeno Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Dario Cassini, più due partecipazioni veloci ma fondamentali di Vinicio Marchioni e Anita Caprioli.
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