Regia di Mauro Mancini vedi scheda film
Sara Serraiocco, è una mia compaesana, parla pescarese e l'ho vista con piacere. Il senso di appartenenza a una collettività è un atto di amore che si può provare verso i genitori, i figli e la moglie. Per un attimo ho pensato a una forma edulcorata di razzismo. Poi, passato il senso di colpa tutto è tornato nella normalità. Io sono incapace di odiare e penso che quelli hanno dentro questo sentimento sono piccoli uomini. Un film intimistico, scontato dall'inizio alla fine, senza cadere nel patetico o nel grottesco. Non dico niente di Sara. Tra Gassman e il piccolo nazista penso che il più bravo sia stato il naziskin. L'attrazione tra la Serraiocco e Gassman mi pare una inutile forzatura, tanto per ravvivare il film alquanto noioso.
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