Regia di Woody Allen vedi scheda film
CELEBRITY è un grazioso omaggio a LA DOLCE VITA di Federico Fellini, almeno in parte. Non si può non pensare a Marcello Rubini vedendo il giornalista di spettacolo Lee Simon che si aggira per set, feste, star e mondanità e in più nutre ambizioni da scrittore e sceneggiatore. I riferimenti finiscono qui, per il resto Woody Allen (qui solo autore e regista) si diverte a raccontare con ironia e sarcasmo lo showbiz americano nella sua New York.
Lee e Robin sono una coppia fresca di divorzio: lui è ambizioso, imbranato e psicotico; lei è un’insegnante insicura e nevrotica, conosce un boss della TV che si innamora di lei, cambia mestiere e fa carriera. Lee corre dietro alle star per lavoro e per sfondare a Hollywood come sceneggiatore, per l’amore fatuo verso una cameriera perde l’occasione di affermarsi come romanziere. Il suo personaggio ricorda anche il giovane commediografo di PALLOTTOLE SU BROADWAY entrambi alla fine constatano amaramente di non essere tagliati per la celebrità e il sacro fuoco dell’arte. Allen con leggerezza e acuto spirito d’osservazione radiografa la società dello spettacolo sfottendo da par suo manie e tic, vizi ed eccessi. Le battute e le situazioni spassose si inanellano a rotta di collo, i riferimenti allo scandalo Clinton-Lewinsky inevitabili (per l’epoca) e azzeccati. Cast di all-star in cui brillano soprattutto Kenneth Brannagh, Judie Davis, Charlize Theron e Leo Di Caprio nei panni del divo cocainomane. Fotografia in b/n del bergmaniano Sven Nykvist.
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